Arianna e il mito del labirinto

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Arianna e il mito del labirinto
condotto da Franco Brambilla
testi originali di Nanni Balestrini

Il mito del labirinto è legato a forme misteriose e archetipe a partire dal labirinto di Arianna di cui lei sola possedeva le chiavi d’accesso e che aveva facoltà di percorrere e far percorrere. Arianna è una figura che ha visto nel corso del tempo una continua trasformazione: da divinità mediterranea a immagine di una femminilità fragile e ambigua, simbolo di tutte le donne abbandonate, ma che contemporaneamente incarna l’immagine della felicità sovrumana, divenendo sposa di Dioniso e accedendo a una vita impareggiabile. Una figura mitica il cui fascino enigmatico ha sempre sedotto l’umanità.
Lo spettacolo rilegge in chiave a-temporale il mito di Arianna e del labirinto, un viaggio che affronta e svela tutte le figure del mito attraverso cinque parti: Pasifae e il labirinto, il Minotauro, Arianna e Teseo, Dedalo e Icaro, e Dioniso.
L’impianto registico interdisciplinare e performativo, consente di procedere trasversalmente ai diversi linguaggi artistici: dalla danza al teatro fisico, dalle arti visive alla musica, dalla poesia alla parola recitata. Le scenografie sono istallazioni che gli attori agiscono, così come le azioni e la gestualità divengono icone in uno spazio condiviso.
Il progetto si alimenta della mescolanza di generi e di linguaggi, e intende dimostrare quanto l’arte, la poesia, e la musica contemporanea siano efficaci nel far rivivere i miti del passato e quanto occorra sempre guardare al rinnovamento culturale.
Il testo di Nanni Balestrini ripercorre in forma poetica la successione degli eventi dei molti personaggi del mito, svelando le trame delle cose, e proponendoci un’immagine del mondo nella sua essenzialità.
Ideato e diretto da Franco Brambilla, lo spettacolo è un viaggio nella cultura del Novecento tra arti visive, poesia, musica e danza; un viaggio nel regno delle metamorfosi, dove le forme perdono la loro connotazione iniziale per tramutarsi l’una nell’altra in una sequenza di trasformazioni e di evoluzioni senza fine: il labirinto è ora il luogo dove perdersi ora quello per ritrovarsi, ora è danza e musica, ora è parola poetica in un gioco di doppi e di evocazioni che puntualizzano le dualità vita-morte, luce-oscurità, perdita-ritrovamento.

Il Laboratorio
 Finalità:
Il laboratorio è rivolto ad attori, danzatori e performer professionisti e semiprofessionisti. È il primo di una serie di studi di approfondimento che hanno lo scopo di dare strumenti formativi e di sviluppo del linguaggio ai singoli partecipanti, e di individuare artisti che potranno proseguire il percorso di ricerca ed essere inseriti nella produzione finale dello spettacolo che debutterà nel 2017.

Modalità di partecipazione:
Il Laboratorio è su selezione, ed è strutturato in due fasi: una prima fase di 3 giorni dal 2 al 4 Dicembre 2016, e una seconda fase di 7 giorni dal 5 all’ 11 Dicembre 2016.

La prima fase laboratoriale è mirata alla conoscenza degli artisti e alla selezione delle persone che parteciperanno ai successivi 7 giorni di lavoro.

Date del laboratorio:
Dal 2 al 4 Dicembre 2016 prima fase
Dal 5 all’11 Dicembre 2016 seconda fase

Luogo:
Reggio Emilia

Orari:
Prima fase: ven: 19-22, sab e dom: 10-18.
Seconda fase: 10-18.

Gli orari sono indicativi e potranno subire variazioni che verranno concordate all’inizio del lavoro.

Alloggio:
Possibilità di uso foresteria annessa allo spazio, da concordare in fase di iscrizione.

Informazioni:

Mail:info.locussolus@gmail.com | Tel: 339 7739543 (Barbara)

Organizzazione:

Associazione Culturale Cinqueminuti | info@cinqueminuti.eu

Documenti allegati: